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Martedì 28 Giugno 2022
Nasce il filosofo e pedagogista Jean Jacques Rousseau
Il 28 giugno 1712 nasce a Ginevra (Svizzera) il filosofo e pedagogista Jean Jacques Rousseau, figlio di un orologiaio, riceve un'educazione disordinata. Nel 1728 fugge da Ginevra e dopo numerose peripezie trova rifugio presso Madame de Warens che diventa la sua amante, e che esercita un influsso decisivo sulla sua vita. Nel soggiorno presso questa signora, Rousseau legge, si istruisce e trascorrere i soli anni felici della sua vita. Nel 1741 va a Parigi (Francia), dove entra in relazione con i filosofi, specialmente Diderot, presso il quale Rousseau nel 1749 legge sul «Mercure de France» il tema proposto dall'Accademia di Digione per un concorso: «Il progresso delle scienze e delle arti ha contribuito al miglioramento del costume?». Rousseau più tardi descrive in una lettera (II Lettera a Malesherbes, 12 gennaio 1762) l'illuminazione che si crea in lui in quel momento e decide l'orientamento della sua dottrina. Il “Discorso sulle scienze e le arti”, pubblicato nel 1750, gli procura un gran successo. Intanto nel 1745 Rousseau conosce Thérèse Levasseur, che più tardi sposa e dalla quale non si separa fino alla morte. Tra il 1758 e il 1762 scrive e pubblica le sue opere fondamentali: la “Nuova Eloisa”, il “Contratto sociale” e “l'Emilio” (1762, opera condannata come empia). Rousseau è costretto a fuggire dalla Francia e nel 1765 accetta l'ospitalità che Hume gli offre in Inghilterra. Ritornato a Parigi, conduce l'esistenza inquieta e tormentata descritta nei “Sogni di un viandante solitario”. Infine viene accolto dal marchese di Girardin a Ermenonville (Francia) dove muore il 2 luglio 1778.
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